Ti sei mai chiesto come vengono realizzati i film di fantascienza in cui gli attori si muovono in paesaggi virtual ricostruiti in 3D?
In questo corso non abbiamo naturalmente la pretesa di insegnare come si realizza un film di Hollywood, ma molto più semplicemente mostrare i concetti chiave che stanno dietro a tale produzioni.
E i concetti chiave sono, in estrema sintesi: realizzazione delle riprese con la tecnica del chroma key (ossia su un fondo volutamente verde per essere poi reso trasparente in post produzione), ricostruzione del movimento della videocamera reale per trasferirlo a quella virtuale (tecnica detta "motion tracking", ricostruzione dell'ambientazione 3D e infine compositing finale.
In questo corso vedremo tutti i passaggi che portano a questo risultato: le riprese col green screen, il keying dei video in After Effects (ossia la rimozione del fondo verde), la realizzazione passo per passo dell'ambientazione 3D in Blender, il motion tracking, alcuni effetti speciali utili alla scena e infine in compositing finale.
Accedendo al corso puoi anche scaricare i video in chroma key utilizzati per poter realizzare tu stesso il tuo cortometraggio.
Alla fine del corso gli studenti avranno appreso le tecniche più importanti per realizzare in autonomia un piccolo cortometraggio mixando riprese di attori reali che si muovono in un mondo virtuale.
Questo corso non ha lo scopo (come molti altri su Blender o After Effects) di spiegare come funzionano questi programmi esaminando ogni singolo comando e funzione: per questo ci sono centinaia di corsi online. Il nostro obiettivo è semmai quello di guidare lo studente passo per passo a realizzare un progetto complessivo finale.
Questo non significa che per seguire il corso è necessario avere già una grande esperienza con questi software: ogni passaggio è infatti spiegato nel dettaglio, così che anche un neofita può riprodurre in autonomia i contenuti delle varie lezioni.
NB: il corso si basa sulla versione 2.78 di Blender, la cui interfaccia è in vari punti differenti rispetto all'ultima versione.
Tutti i comandi e le impostazioni sono esattamente gli stessi, ma è possibile che la posizione di qualche menu, pulsante o pannello sia diverso e quindi vada ricercato, quindi tieni in mente questo aspetto.
Una differenza importante è anche il differente modo in cui vengono organizzati i livelli, che da Blender 2.80 sono diventate le Collection.