- Presentazione docente
- Presentazione corso
Cosa imparerai
- PSICOLOGI ED AFFILIATI: anche se non conoscono e non prescrivono gli psicofarmaci, devono sapere quale impatto questi hanno sul comportamento e sulla psicologia dei loro pazienti per poter progettare un intervento psicologico “realistico”. Devono inoltre conoscere le caratteristiche della dipendenza e della tolleranza per poter comprendere alcuni effetti legati alluso ed alla interruzione brusca degli psicofarmaci che possono avere un impatto importante sul processo psicoterapeutico.
- MEDICI ED AFFILIATI: anche se prescrivono gli psicofarmaci, non sempre ricordano il loro funzionamento, non studiano il sistema nervoso se non per le aree riguardanti movimento e sensibilità (l’autrice è stata notevolmente delusa, al riguardo, nei suoi studi alla facoltà di medicina. L’eleganza, la strutturazione complessa, la psicofisiologia del comportamento umano, gli studi di neuroscienze sono relegati alla facoltà di psicologia e mai, nel suo pur lungo (a suo dispetto) cammino, sono stati da lei incontrati e trattati con la dovuta dignità nella facoltà di medicina… non fosse altro che per inserire le malattie biologiche in un contesto “umano”), e di conseguenza non sempre considerano il reale impatto che questi farmaci hanno sul comportamento e sulla psicologia umana, ergo sul percorso psicoterapico che alcuni loro pazienti intraprendono su propria iniziativa e senza nessun coordinamento con la controparte medica.
- PAZIENTI E FAMILIARI: molti scelgono gli psicofarmaci in modo deciso ed incontrovertibile (e qui l’autrice è volta al pieno rispetto della scelta personale se il paziente ed i familiari credono nell’uso dello psicofarmaco come unica alternativa), ma vi è un gruppo di pazienti, a cui l’autrice desidera rivolgersi, che si ritrovano nel vortice loro malgrado ed a cui nessuno aveva inizialmente prospettato il ventaglio di possibilità, con i suoi pro e contro, di cui può usufruire l’umana sofferenza. Trovandosi quindi nella necessità e nella confusione, seguono chi si è trovato sulla propria strada in quel momento, sia esso un altro familiare, il medico di base, la trasmissione televisiva. Altre figure professionali: per comprendere l’impatto che l’uso degli psicofarmaci può avere sul comportamento, sulla psicologia, e quindi sulla gestione, degli allievi o pazienti, durante il lavoro. E per alcuni dei motivi già spiegati per le altre categorie professionali.
- ALTRE FIGURE PROFESSIONALI: per comprendere l’impatto che l’uso degli psicofarmaci può avere sul comportamento, sulla psicologia, e quindi sulla gestione, degli allievi o pazienti, durante il lavoro. E per alcuni dei motivi già spiegati per le altre categorie professionali.
Descrizione
Introduzione:
L’uso degli psicofarmaci è elevatissimo nella nostra società.
La conoscenza non completa della neuroanatomia e della neurofisiologia a fronte della conoscenza sbandierata, gli studi di neuroscienze e la scoperta della delicata quanto resistente capacità della neuro-plasticità e della sua amica chiamata resilienza, l’intolleranza anche alla normale sofferenza legata al vivere, la diagnosi di malattia mentale che sempre più ramifica ed invade la normale salute mentale di noi individui, gli scontri sulla genetica (leggi: ineluttabilità, immodificabilità) e sulla capacità di apprendimento (leggi: capacità di imparare, modificabilità) tra “esperti”, “ambito culturale di appartenenza” e “pazienti”, gli interessi economici delle case farmaceutiche, la tranquilla facilità ed amabilità del prendere una pillola con la sua deresponsabilizzazione, la difficoltà e la responsabilità nell'impegnarsi in un processo di cambiamento, lo status quo ossia la strutturazione sanitaria intorno alla malattia mentale che avalla la preponderante presenza del farmaco e la difficile presenza della categoria degli psicologi/psicoterapeuti nell'ambito pubblico lasciando alla dimensione privata dei pazienti la scelta di avvalersi della capacità di capire e di apprendere dalle difficoltà esperite, gettano notevole POLVERE, CONFUSIONE sull'argomento PSICOFARMACI ed, in generale, sulla EZIOLOGIA DELLA SOFFERENZA UMANA.
Il corso, lungi dal voler approfondire e completare tutti i molteplici aspetti dell’argomento che pure meriterebbero attenzione, dopo una doverosa introduzione iniziale sui concetti base del funzionamento del sistema nervoso, si concentra su aspetti tecnici concernenti il funzionamento delle molecole nel corpo umano, gli effetti che la loro somministrazione ha sul comportamento e sulla psicologia dei fruitori, gli effetti indesiderati, a volte importanti al punto tale da interrompere la cura o, specie a distanza di anni, tali da inficiare la qualità stessa della vita, alcune interazioni tra farmaci.
Gli psicofarmaci, come ogni strumento a disposizione dell’uomo, possono essere adoperati in modo virtuoso e/o in modo controproducente. La nostra visione propende più per il modo controproducente attuale, considerata anche la scissione della visione sulla malattia e sugli stati di sofferenza mentale in un ambito culturale che, avendo le proprie radici in un lontano passato, ha portato la salute mentale a dividersi tra la facoltà di psicologia e la facoltà di medicina, a discapito di una visione unitaria dell’uomo e dell’umano sentire. Il dialogo tra le parti diventa, a causa di ciò, notevolmente complesso, difficile, se non in alcuni casi francamente impossibile, nella realtà clinica. Tutto questo a scapito dei pazienti.
A chi è indirizzato il corso? A studenti di psicologia, psicologi/psicoterapeuti, studenti di medicina, medici, pazienti e familiari, infermieri, fisioterapisti, educatori, insegnanti ed altre figure professionali che gestiscono pazienti che usano psicofarmaci e desiderano approfondire l’argomento.
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Informazioni sugli insegnanti
- 4.69 Calificación
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- 1 Cursos
Maria Cristina Foglia Manzillo
Psicologo, Psicoterapeuta, Medico Chirurgo
Lavoro da libero professionista come psicologa (laurea presso l’Università “La Sapienza” di Roma), psicoterapeuta e, pur essendomi specializzata in psicoterapia cognitivo-comportamentale (presso l’Istituto Skinner di Roma), attualmente uso un approccio integrato. Mi piace molto l’approccio sistemico-relazionale, per esempio.
Insegno in due Master post-universitari riservati a psicologi e psicoterapeuti, un Master in Tecniche di Rilassamento e psicoterapiche ed uno in Counselling e psicodiagnostica clinica, ideale per neo-laureati in psicologia per apprendere il mestiere difficile di psicologo. Sono docente nel corso di formazione sugli psicofarmaci riservato sempre ai nostri colleghi.
Sono iscritta all'Albo degli Psicologi della Lombardia (n° 03/4845) e l'Albo dei Medici della Provincia di Como (n°6539)
Sono riuscita finalmente a laurearmi (luglio 2017) in Medicina e Chirurgia. Ho impiegato molti anni per giungere fin qui. Il ritardo è dovuto a malattie importanti e disgrazie di notevole peso, ma non al mio lavoro. Ho affrontato malattie e disgrazie con forza, una forza che mi è stata riconosciuta da quanti sanno e che è stata decretata inconsapevolmente da un mio paziente che mi ha detto: “Come si vede che lei non ha mai avuto problemi nella vita!”.
Mi piace molto insegnare e condividere ciò che amo ed in cui credo con colleghi e persone in generale. Ma se penso che un percorso non è costruttivo per un allievo, affronto la situazione e ne parlo, sempre che l’altro mi faccia parlare. Non mi piace trascinare percorsi e relazioni sterili per anni.
Infatti, c'è un pizzico di idealismo in ciò che faccio: mi piace essere contenta di lavorare e quindi tendo ad affrontare (e spero di risolvere) tutto ciò che può ostacolare il mio obiettivo di "stare bene" lavorando.
Sono anche co-ideatrice e relatrice degli “Incontri/Webinar di Science-Help per tutti” (2015) – Centro Studi Panta Rei. Evento patrocinato dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia, per la promozione e l’incremento del benessere psicofisico della persona, della coppia, della famiglia e della società con le nuove scoperte scientifiche della psicologia, della medicina e delle neuroscienze.
Nel mio lavoro di psicologa e psicoterapeuta desidero principalmente sentirmi "utile".
Mi piace viaggiare, mi piacciono le passeggiate in posti tranquilli dove c’è silenzio, il trekking in montagna e la bicicletta.
Adoro i miei due nipotini.
Adoro la lettura, soprattutto biografie, grandi romanzi, saggi e scienza ma attualmente, per lavoro, sono troppo sbilanciata sulla scienza! Condivido la lettura anche con mio marito. Ogni volta che siamo in macchina insieme, a lui spetta la guida ed a me la lettura.
Mi piacerebbe anche potermi dedicare ai lavori femminili, ma non ho tempo a sufficienza. Nella mia casa ho cucito tutte le tende, rivestito le sedie, addobbato tavolini, lavorato ad uncinetto la maggior parte dei centrini. Mi piace anche abbellire la casa con stencil e rifiniture varie.
Mi piace cucinare: impasto e cuocio regolarmente il mio pane, che ormai non compero più al supermercato, produco il nostro yogurt in casa con fermenti lattici vivi e mi dispiace se non riuscirò ad andare in pensione, dati i tempi che corrono, perché ci sono tante cose interessanti da fare e da imparare che, ho il sentore, non riuscirò a coltivare.
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Valutazione del corso
Recensioni
ottima
Trovo questo corso ottimo, adatto a tutti, professionisti e non; Come psicologo avevo già studiato l'argomento, ma è stato un ripasso utile e formativo in quanto un video corso è indubbiamente più coinvolgente di un libro. L'insegnante è stata assolutamente all'altezza sia per quanto riguarda la competenza che per l'esposizione. Lo consiglio vivamente. Alessandro.
Docente preparata e chiara. Forse si potrebbe semplificare ancora un po'?
E' stato molto interessante, penso che realmente tutti gli psicologi dovrebbero sapere queste cose, che siano terapeuti o no. Poi, bisogna dire che, Cristina è sempre chiarissima nelle sue spiegazioni. Brava!!!
Un corso da non perdere. Il corso è molto interessante perché chiaro ed esaustivo. Concetti e termini tecnici sono sempre preceduti da opportuna introduzione ed illustrazione. La possibilità di accedervi liberamente e ripetutamente è preziosa. Non posso che consigliare questo corso a colleghi psicologi ma anche a chiunque, per svariati motivi, fosse interessato all'argomento.
Se siete interessati alla materia vi consiglio di non perdere questo corso perché penso sia il migliore disponibile online sul funzionamento degli psicofarmaci. Oltre ad essere competente e preparatissima, la docente è riuscita a spiegare ed a rendere semplici concetti oggettivamente complicati, come quelli legati alla neurofisiologia, accompagnando il corsista in un percorso di scoperta e approfondimento ad alto coinvolgimento. Mi sono piaciuti molto i riferimenti alle esperienze personali che periodicamente venivano introdotti nelle lezioni a supporto delle informazioni teoriche, oltre alle riflessioni sui possibili sviluppi delle neuroscienze. Ho trovato infine molto interessanti anche i riferimenti ai casi personali (ad es. bello e pratico il suggerimento sul glutammato). In sintesi, un corso in grado di adempiere e superare le aspettative degli iscritti.