Proverò a raccontarmi brevemente, il nome già lo si vede. Ho 55 anni, ma l’età è solo un numero. Ritengo davvero che finché vivrò sarò giovane o non sarebbe la vita che piace a me.
Sono nato e cresciuto fino a 23 anni a Fossano, una bella e storica cittadina in provincia di Cuneo.
A scuola ci sono andato ma solo fino alla terza media. Son un tipo a cui è sempre piaciuto “avere le mani in pasta” e alla teoria, ho sempre preferito la pratica. A 13 anni ho incominciato a lavorare come “garzone” nella rinomata macelleria di mio cognato. Orari massacranti, pasti veloci consumati in piedi e sforzi notevoli erano all’ordine del giorno, ma nonostante tutto più passava il tempo più mi rendevo conto che quel lavoro stava diventando una passione. La mia.
L’amore viscerale nei confronti di questa professione mi ha portato poi, nel 1987, ad aprire una macelleria di proprietà a Robilante insieme a Grazia, la mia bellissima e instancabile moglie. Mi reputo un uomo fortunato perché ogni giorno faccio ciò che amo con la mia dolce metà e dal 2015 con Giovanni e Matteo, entrambi laureati in Scienze e Tecnologie Alimentari.
Il destino inoltre mi ha fatto conoscere due persone fantastiche, Fabrizio e Alessandro, che hanno creduto nel nostro progetto tanto da aprire una macelleria “Mastro Taricco” in Torino.
Ad oggi tutto procede bene, domani spero continui tutto almeno così. La famiglia, gli amici, ma non troppi, qualche birra, i clienti da coccolare, una passeggiata rigenerante, una partita a bocce e io sono felice. Evviva la semplicità.
Mi piace parlare ma soprattutto ascoltare. La gente quando parla piano, la preferisco. Siano benedetti l’umorismo e la curiosità. Con il primo stai bene con tutti, con la seconda stai bene da solo. Non scriverò dei difetti altrimenti farei notte. E poi ancora mi piace il calcio, il tiramisù e il numero 25.
Che bello è il colore rosso?